Il marketing e le scarpe tecnologiche
Il running è uno sport che ha avuto una crescita esponenziale per numero di partecipanti negli ultimi anni. Il numero crescente di persone che si affacciano a questo sport ha fatto sì che gli interessi economici che gravitano intorno a questo mondo siano cresciuti a dismisura. Il mercato delle scarpe vale più di 100miliardi di dollari all’anno ed è in continua crescita soprattutto in Europa, Nord D’America e Cina. È per questo che le principali marche – in testa Nike, seguita da Adidas, Brooks, Asics, Hoka, Saucony, New Balance, Puma, Mizuno, etc. – sono alla ricerca di scarpe sempre più tecnologiche, adatte ad ogni tipo di piede e superfice, con sistemi di ammortizzazione e, soprattutto, sempre più costose. Ma come stanno realmente le cose? Cosa ci dice la scienza a proposito delle scarpe da running?
Indice di Minimalismo
Prima di tutto parliamo di modelli di scarpe da corsa: se andate in negozi specializzati forse ancora oggi vi proporranno i modelli classificati A1, A2, A3 etc. anche se bisognerebbe parlare di Indice di Minimalismo (IM). L’IM è stato messo a punto dai migliori ricercatori e produttori di scarpe nel mondo per catalogare in modo oggettivo le scarpe da running. Il punteggio va da 0 (ultra-massimalista) a 100 (ultra-minimalista), e il punteggio è assegnato in base a: flessibilità, peso, spessore, presenza di tecnologie e drop. Su questo database potete trovare quasi ogni modello di scarpa con relativo IM: https://laclinicadelrunning.com/scarpe/
Come ci aiuta l’IM? Ci dà un’indicazione su quanto il nostro piede sia protetto o meno dalla scarpa da corsa. Quello che ci dice la scienza è che più una scarpa è massimalista più si protegge il piede ma si sovraccaricano tibia, ginocchia e anca; viceversa con una scarpa minimalista le maggiori sollecitazioni avvengono proprio a livello del piede e della caviglia, riducendo i carichi al resto della gamba. Come abbiamo già spiegato nella sezione prevenzione infortuni il nostro corpo si adatta agli stimoli che riceve e quindi se siamo abituati ad un tipo di scarpa, cambiarla potrebbe essere fonte di stress e potenzialmente pericoloso. Bisogna fare attenzione e farsi consigliare da personale qualificato e che non suggerisca le scarpe in base al prezzo o in base alle richieste dei fornitori. Ma quindi quale scarpa scegliere?
Quale scarpa scelgo?
Il parametro più importante per scegliere la scarpa da corsa è il confort. Se siamo abituati ad una scarpa, non siamo infortunati e non vogliamo migliorare la performance, bene allora non c’è nessun motivo di cambiare.
Dobbiamo considerare che però la scarpa è un tutore per il nostro piede, quindi più è ammortizzata, con drop importanti e pesanti, quindi con un IM basso, più il nostro piede è addormentato durante la corsa. La biomeccanica della corsa con scarpe minimaliste è più vicina a quella naturale. In più ti posso dire che tutte le varie tecnologie anti pronazione o di sostegno in realtà non correggono un bel niente, anzi la pronazione non è affatto un problema quando si corre. Ti spiego meglio la biomeccanica di corsa nella sezione migliorare la performance.
Se sei un principiante e ti sei affacciato al mondo della corsa da poco, probabilmente una scarpa minimalista è quello che fa per te.
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